Colpo di scena: Ilaria Salis esulta e mette in evidenza una sentenza molto importante relativa all’occupazione per necessità.
Dopo gli attacchi ricevuti anche di recente da parte della Lega, Ilaria Salis è tornata a far parlare. Questa volta, però, per una particolare sentenza che l’ha vista, di fatto, esultare. Sebbene l’europarlamentare non sia coinvolta direttamente nella vicenda, eccola festeggiare su uno dei temi a lei più cari: l’occupazione di case.

La sentenza sull’occupazione della casa cantoniera di Oulx
Ad attirare l’attenzione dei media sul tema dell’occupazione abusiva di case è stata una recente sentenza che ha coinvolto la cantoniera di Oulx. 13 attivisti erano finiti a processo per l’occupazione dell’edificio, dopo essere stati sgomberati una prima volta. Queste persone, di varie nazionalità, avevano rioccupato l’immobile per proseguire l’attività di accoglienza dei migranti provenienti dalla rotta balcanica.
I giudici della Corte d’Appello di Torino hanno dato ragione agli occupanti che appunto avevano preso possesso dell’edificio, in disuso da anni, per dare aiuto ai migranti. In questo senso, il Tribunale ha stabilito che il reato è giustificato dallo stato di necessità. Questo sarebbe previsto dall’articolo 54 del Codice penale, secondo cui non si può perseguire chi ha commesso un reato perché “costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo di un danno grave alla persona”.
Ilaria Salis esulta per la sentenza: le parole
La sentenza in questione ha visto coinvolta molto da vicino Ilaria Salis, paladina di situazioni simili. L’eurodeputata con Avs, infatti, ha accolto con gioia tale provvedimento e sui social ha voluto commentare: “Questa è una notizia importante. Viene ribadito che lo ‘stato di necessità’ giustifica legalmente l’occupazione di immobili sfitti. Non c’è DL Sicurezza che tenga. E noi dobbiamo difendere ed estendere questo fondamentale principio civile e politico. Mai più case senza gente, mai più gente senza casa!“. Indubbiamente, per la Salis è stato qualcosa di molto positivo ma per alcuni, specie chi non la pensa come lei, si è addirittura gridato allo scandalo.